Lo spessore di questo strato è dell’ordine dei 500 metri, è uno strato molto regolare che si estende per una lunga distanza. E’ datato tra i 147 e i 163 milioni di anni fa.
Da ottobre a dicembre 2007 come insegnante della scuola Martini/Stefanini di Treviso sono stato in Antartide per collaborare alla spedizione internazionale Andrill. Il progetto Andrill vede protagonisti vari centri di ricerca Italiani (CNR, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l'Università di Siena), università e centri di ricerca Americani, Neo Zelandesi e Tedeschi. Assieme ai ricercatori, sono presenti sei insegnanti di materie scientifiche.
domenica 9 dicembre 2007
Dry Valley – Transantarctic Monts
Lo spessore di questo strato è dell’ordine dei 500 metri, è uno strato molto regolare che si estende per una lunga distanza. E’ datato tra i 147 e i 163 milioni di anni fa.
sabato 8 dicembre 2007
Andrill: interviste
Le interviste sono ovviamente in Inglese, ma facili da leggere e oltremodo interessanti.
Se volete leggerle cliccate su ognuno dei nomi indicati:
David Harwood
Steve Pekar
Sono in preparazione quelle agli insegnanti.
Segnatevi l'indirizzo web!!!
domenica 2 dicembre 2007
Solidi "anche" in Antartide
Ecco questo bel solido che serve a riparare dalle intemperie la parabola per le comunicazioni satellitari.
Emerge come un estraneo nel panorama.
Anche se dal punto di vista naturalistico è un intruso, utile, ma ingombrante, geometricamente è una forma quasi perfetta.
Quasi perfetta perchè non è un solido platonico, ma ad essi è stato collegato da Archimede.
Per saperne di più basta cliccare sull'immagine.
martedì 27 novembre 2007
Pesci con l'antigelo
Nonostante che l’oceano meridionale rappresenti il 10% dell’oceano della terra, questa regione ospita solo l’1% della fauna ittica del mondo che è costituita da 25000 specie.
La fauna antartica è dominata da tre discendenze: Lipariti (snailfishes – “pesci soffici”), Zoarcidi (eelpouts, “pesci labbrone”), sia bentonici che di grandi profondità, e Nototenioidi.
Sono il 35% delle specie e nelle acque sotto il ghiaccio il 46% e occupano gli habitat sia del fondo che della colonna d’acqua. Questa eccezionale saturazione di biomassa da parte di un singolo gruppo è attribuibile al fatto che occupano nicchie di solito occupate da gruppi diversi nelle acque temperate. L’ambiente antartico è caratterizzato da basse temperature, alte differenze stagionali, scarsità di cibo soprattutto durante gli scuri mesi invernali.
Queste condizioni richiedono speciali adattamenti al congelamento, la necessità di accumulare riserve energetiche durante i mesi estivi, strategie di “risparmio energetico” (comportamenti di stare fermi e aspettare), metabolismo basso e cicli riproduttivi stagionali….
Due domande: quando è iniziato questo successo evolutivo e perché proprio questo gruppo?
L’isolamento dell’Antartide dagli altri continenti ha comportato un generale raffreddamento delle acque dai 16° del tardo Eocene, con fasi alterne, ma con una linea di tendenza si è arrivati ai 4-5° del tardo Miocene, per cadere bruscamente poi ai valori polari attuali (circa -2°C). L’estinzione di una intera fauna è associabile sia al precipitare delle temperature sia alla perdita degli habitat dovuti a questa ampia glaciazione. In base alla teoria dell’evoluzione gli antenati di questi pesci dovevano possedere qualche caratteristica genetica più favorevole all’adattamento e sembra che questa caratteristica sia rintracciabile nell’evoluzione dell’emoglobina di questi pesci. La loro capacità di ossigenazione è molto particolare.
Hanno solo il 10% del plasma che normalmente ha un pesce a sangue rosso, e questo adattamento è favorevole perchè riduce il liquido all'interno del corpo, in ambiente di acqua fredda che risulta più ossigenata per la sua bassa temperatura.
Comunque questi pesci sono riusciti a sintetizzare, nella loro evoluzione, alcune proteine funzionanti come antigelo.
sabato 24 novembre 2007
Fossili in Antartide
In quei sedimenti si cerca di scoprire come l'ambiente glaciale antartico ha reagito al periodo "caldo" del miocene, per poi passare ai cicli piu freddi come quello che caratterizza la nostra epoca.
Secondo voi che tipi di fossili si potrebbero trovare nella carota estratta dal sottosuolo antartico?
Le domande mandano ad alcune pagine che si trovano nel sito web della scuola media Stefanini, per tornare qui è sufficiente chiudere la nuova finestra del browser che si apre ad ogni link.
venerdì 23 novembre 2007
Altimetria dell'Antartide
Come hanno fatto?
Avevano a disposizione la carta altimetrica dell'Antartide che trovate qui sotto, si sono costruiti una retta orientata che attraversasse il polo sud lungo il 77° meridiano, e hanno ricavato ad ogni cm (in ascissa) l 'altitudine relativa dalle curve di livello.
Quindi hanno determinato l'altitudine media.
L'Europa ad esempio, nonostante la presenza delle Alpi e di altre catene montuose ha una altitudine media di soli 250 metri (circa).
Cartina altimetrica del continente antartico:
giovedì 22 novembre 2007
Gondwana
L'animazione mostra come questa unica zolla della crosta terrestre si sia frantumata e spostata in circa 200 milioni di anni dando luogo a trasformazioni radicali della crosta e del fondo marino.
L'Antartide è un po' il centro di questa trasformazione.
La teoria che spiega come questa trasformazione possa essere avvenuta è "La deriva dei continenti" di A.L. Wegener, risale al 1910.
Il video è una rielaborazione di un materiale presente nel sito:
http://www.discoveringantarctica.org.uk/
giovedì 15 novembre 2007
Finalmente pinguini
Per chi ha dei problemi con l'inglese:
In angolo a destra: riproduzione della colonia, alimentazione, dispersione, muta delle penne
- giugno: deposizione uova, 65 giorni di incubazione uova da parte del maschio, la colonia si stringe assieme.
- agosto i pulcini sono covati
- ottobre: indipendenza dei pulcini, viaggi degli adulti per alimentare i pulcini, alimentazione settimanale
- dicembre: dispersione e partenza dei pulcini
- Gennaio: muta delle penne adulti
- Marzo: adulti - alimentazione dopo la muta; ritorno alla colonia
- Aprile: arrivo alla colonia
Ecco alcuni esemplari gironzolare attorno alla torre di Andrill (le foto sono di Simona Pierdominici - INGV Roma).
lunedì 12 novembre 2007
Il sole di mezzanotte
Le due foto documentano la luce presente alle 24 del 12 novembre. Ovviamente il sole non è facilmente fotografabile: si trova esattamente dietro il cartello che indica la base neo zelandese Scott.
Come mai, pur essendo così a lungo illuminato nei mesi da settembre a marzo il ghiaccio ne risente così poco? Facile l'85 % della radiazione solare viene riflessa dalla superficie bianca, mentre ad esempio una foresta tropicale riflette solo il 12 % circa.
Inoltre il sole a queste latitudini non è molto alto rispetto all'orizzonte per cui molti raggi solari passano attraverso l'atmosfera, illuminandola, ma non raggiungono il suolo per riscaldarlo: una questione di inclinazione.
La torre di perforazione
La torre di perforazione si trova, ovviamente sotto il telo bianco che protegge l'insieme dalle intemperie.
Il video mostra le parti più importanti: l'impianto che impasta e poi inietta il cemento che crea le pareti del foro, lo scivolo da cui scende il tubo di metallo che porta la carote, attualmente di 6 cm di diametro, la torre e il meccanismo di rotazione della testa perforante.
La punta perforante che potete vedere nell'immagine è ovviamente cava.
la prima operazione consiste nel creare un cilindro più ampio del diametro della carota estratta. in questa cavità viene iniettato un cemento con resine speciali che lo fanno indurire rapidamente. Viene così costruita una parete che impedisce che la roccia attorno frani nella cavità stessa.
Solo dopo, un'altra punta crea la carota che verrà estratta.
I lavoratori che vedete sono tutti neo zelandesi.
"The Drill site" - Il sito di perforazione
Eccoci arrivati al sito della perforazione, situato su Ice Sea (mare ghiacciato) a circa 40 Km da Mc Murdo, di fronte al Blue Glacier, sopra circa 8 metri di ghiaccio marino.
La traccia è segnalata da bandierine, comunque ogni auto è fornita di radio trasmittente e GPS, per ogni evenienza. Ogni due persone hanno un sacco di emergenza (tenda, saccopelo, necessario per cucinare, viveri).
In Antartide ogni volta che si esce sufficientemente lontano dalla base bisogna essere autonomi per almeno due giorni.
Il sito è diviso in due parti lontane tra loro quattrocento metri: la torre e i container laboratorio, il villaggio con i container alloggio - mensa.
In questa pagina si entra nei laboratori dove la carota lunga 6 metri, viene tagliata in cilindri da 1 metro, fotografata per tutta la superficie laterale con un apposito scanner, e inscatolata per il successivo trasporto con l'elicotterro. Come vedrete dal video il trasporto via terra, pur essendo più economico non è adatto.
Inoltre vengono effettuate delle analisi chimiche sull'acqua trovata nella carota.
Queste lavorazioni sono fatte in continuo, cioè 24 ore su 24.
giovedì 8 novembre 2007
La 500 in Antartide
L'auto, affettuosamente soprannominata "Bambina", era prodotta proprio in Nuova Zelanda sia nel modello base che nella versione giardinetta.
Notizie più particolareggiate andando direttamente nel sito della pubblicazione:
LINK
.
venerdì 2 novembre 2007
Hut Point
Rimasero due anni nel tentativo, fallito, di arrivare al polo sud.
Nel filmato si vede il panorama del mare di Ross, ancora ghiacciato (1 novembre - ore 1.30 del mattino).
Si possono vedere le tipiche incrostazioni del ghiaccio marino molto pericolose da percorrere in quanto possono crepacciarsi da un momento all'altro, o cedere sotto il vostro peso se la stagione estiva si sta avvicinando.
Le macchie più scure, che assorbono di più la luce, è appunto ghiaccio trasparente, non ricoperto da neve.
La croce di legno è stata eretta dagli uomini di Scott nel 1902 per ricordare un loro compagno scivolato nell'oceano in quella estate, durante una tempesta, il cui corpo non è mai stato ritrovato.
E' il primo deceduto della baia di Mc Murdo.
Fantasia e Scienza
I problemi si risolvono conoscendo i fatti, le regole, le leggi dei fenomeni ma anche sapendoli prevedere e per prevederli bisogna capire cosa è corretto immaginarsi e cosa invece può portare lontano dalla realtà.
Scienza e fantascienza non sono necessariamente due mondi lontani, anzi la fantascienza non può esistere senza le conoscenze scientifiche.
Detto questo siete inviati a seguire le tracce di questo problema.........
Mare ghiacciato, 1.30 di mattina del 30 ottobre.
lunedì 29 ottobre 2007
Vulcani in Antartide
Il più importante vulcano attivo è il monte Erebus.
La prima domanda da porsi è come mai la regione del mare di Ross sia una zona vulcanica attiva.
La seconda domanda potrebbe essere: che tipo di vulcano è l'Erebus?
Per dare una risposta a questa seconda domanda consiglio di dare un'occhiata a queste eruzioni riprese in diretta da una web cam sempre presente sopra la bocca vulcanica.
Dovete seguire il link qui di seguito che manda ad una pagina web in cui ci sono i filmati formato Flash:
Questo vulcanismo è così tipico di un vulcano italiano da dare il proprio nome al fenomeno stesso. L'Erebus in più si caratterizza per la presenza di un "lago" di lava dentro al cratere....si vede bene all'inizio di ogni filmato.
Gli originali dei filmati sono qui alla base di mc Murdo.
Torniamo alla prima domanda: l'Antartide è un continente antichissimo come l'Australia o l'Africa, a bassa sismicità, come mai c'è questa zona vulcanica?
Qui l'analogia geologica è con l'Africa....quella zona dell'Africa caratterizzata da una grande presenza di vulcani: Kilimangiaro, Kenia eccc, disposti lungo la Rift Valley.
Il mare di Ross si trova proprio lungo un Rift che sta allontanando la parte occidentale dalla parte orientale del continente.
Ecco spiegato il vulcanesimo: dalla frattura tettonica fuorisce magma.
giovedì 25 ottobre 2007
ANDRILL cerca la 'Pietra di Rosetta' per la storia del clima
Questa l’opinione degli scienziati del gruppo Andrill. I sedimenti estratti attraverso la carota collegati alle ricerche paleoclimatiche precedenti potranno dare un quadro più completo di come i ghiacci antartici hanno risposto nel passato a periodi di calore su scala globale.
La ”pietra di Rosetta”, obiettivo di Andrill, la si cerca nel medio Miocene, tra 14 e 15 milioni di anni fa, quando la Terra è stata molto più calda di oggi, per un lungo periodo.
La perforazione di quest’anno dovrebbe arrivare a 17 milioni di anni fa.
David Harwood (Università del Nebraska-Lincoln): “ Se noi possiamo identificare periodi temporali in Antartide in cui c’erano minime superfici ghiacciate e minime superfici oceaniche ghiacciate, noi potremmo guardare a quel particolare periodo di tempo per vedere come il resto del mondo ha risposto a questa situazione. Questi dati potranno fornire ulteriori evidenze o respingere quelle interpretazioni che sono state suggerite in questi anni su collegamenti tra il resto del pianeta e l’Antartide.”
(...) ” Cercheremo di avere un quadro più chiaro, un archivio degli eventi passati (glaciali e non) in modo da poter legare la storia, documentata in Antartide, con i fatti registrati nel resto del mondo e sviluppare una storia degli eventi paleoclimatici…questa potrebbe essere la Pietra di Rosetta...”
martedì 23 ottobre 2007
I primi cento metri……..
Un primo mix di rocce vulcaniche e sedimentarie.
Lava basaltica a Breccia di origine vulcanica.
“Diamictite” via via con minore sedimenti arenarci, conglomeratici e argillosi…
Eccola la “diamictite”....
Questa parola tecnica è scritta in inglese per questo è tra virgolette.
Potrete saperne di più chidendo..
sabato 20 ottobre 2007
mercoledì 17 ottobre 2007
McMurdo Station
Nella cartina è un piccolo punto giallo dell'isola di Ross. Non pensate ad un'isola qualsiasi, è un'isola in un mare di ghiaccio, o per essere più precisi, è circondata dal ghiacciaio di Ross che sceso dalla grande piattaforma glaciale dell'Antartide Occidentale, "galleggia", ben alto, sul mare ovviamente di Ross.
La prima idea che ci si fa del mondo antartico è fornita dal ghiaccio marino che incomincia a spaccarsi.
Poi l'aereo atterra sulla pista direttamente preparata sul ghiacciaio.
venerdì 12 ottobre 2007
Una scuola in Antartide
Da ottobre a dicembre un insegnante della nostra scuola media è in Antartide per collaborare alla spedizione internazionale del progetto Andrill.
Il progetto Andrill vede protagonisti vari centri di ricerca Italiani (CNR, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l'Università di Siena), università e centri di ricerca Americani, Neo Zelandesi e Tedeschi.
Assieme ai ricercatori, specialisti nella perforazione dei ghiacci e della crosta terrestre, sono presenti sei insegnanti di materie scientifiche che collaboreranno nella ricerca in loco, nella predisposizione di percorsi didattico-educativi comuni da presentare nelle scuole dei loro paesi (USA, Italia, Nuova Zelanda, Germania) attorno alle problematiche della ricerca scientifica al Polo Sud.
Nel progetto è previsto che gli insegnanti siano disponibili, utilizzando le modalità di comunicazione offerte da Internet, a tenere i collegamenti con le loro scuole e i loro studenti.