giovedì 25 ottobre 2007

ANDRILL cerca la 'Pietra di Rosetta' per la storia del clima

La perforazione del progetto Andrill sta alla decodificazione della storia del clima come la “pietra di Rosetta” sta alla decifrazione dei geroglifici egiziani.

Questa l’opinione degli scienziati del gruppo Andrill. I sedimenti estratti attraverso la carota collegati alle ricerche paleoclimatiche precedenti potranno dare un quadro più completo di come i ghiacci antartici hanno risposto nel passato a periodi di calore su scala globale.

La ”pietra di Rosetta”, obiettivo di Andrill, la si cerca nel medio Miocene, tra 14 e 15 milioni di anni fa, quando la Terra è stata molto più calda di oggi, per un lungo periodo.

La perforazione di quest’anno dovrebbe arrivare a 17 milioni di anni fa.

David Harwood (Università del Nebraska-Lincoln): “ Se noi possiamo identificare periodi temporali in Antartide in cui c’erano minime superfici ghiacciate e minime superfici oceaniche ghiacciate, noi potremmo guardare a quel particolare periodo di tempo per vedere come il resto del mondo ha risposto a questa situazione. Questi dati potranno fornire ulteriori evidenze o respingere quelle interpretazioni che sono state suggerite in questi anni su collegamenti tra il resto del pianeta e l’Antartide.”

(...) ” Cercheremo di avere un quadro più chiaro, un archivio degli eventi passati (glaciali e non) in modo da poter legare la storia, documentata in Antartide, con i fatti registrati nel resto del mondo e sviluppare una storia degli eventi paleoclimatici…questa potrebbe essere la Pietra di Rosetta...”

D’altra parte sappiamo che la quantità di ghiaccio marino che circonda l’Antartide è un fattore cruciale nell’influenza del clima terrestre. Quando si forma il ghiaccio marino, concentra il sale nell’acqua sottostante, creando una massa di acqua, fredda, salata, densa che scende verso il fondo dell’oceano, creando correnti profonde che influenzano la circolazione e la distribuzione dell’acqua oceanica intorno al mondo.

2 commenti:

seconda a ha detto...

In questo momento siamo in aula magna e abbiamo appena letto le cose interessanti scritte in questo blog. Grazie e buon carotaggio! la terza A della scuola "Fermi" di Reggio Emilia

Graziano Scotto di Clemente ha detto...

Ben arrivati ragazzi e ragazze di Reggio Emilia, spero che questo lavori vi appassioni, ne vale la pena.
Soprattutto è importante capire e far capire che interessarsi dell'Antartide, che sembra così lontano da noi è invece cruciale per intuire con più precisione cosa potrà accadere nel futuro, che non è solo quello di dopodomani ma qualcosa che interesserà le generazioni molto future!!!!!
Graziano