lunedì 6 gennaio 2020

Una campagna oceanografica nell'oceano Antartico

 


Una campagna oceanografica di 45 giorni, con un andirivieni di 8000 Km tra la Nuova Zelanda e il
continente ghiacciato è iniziata a gennaio.

"Speciali apparecchiature subacquee, dette mooring, ci diranno in che misura l'apporto d'acqua dovuto alla fusione dei ghiacciai dell'Antartide occidentale altera la salinità del Mare di Ross, il grande spazio marino antistante la stazione italiana Mario Zucchelli, consacrato come area protetta due anni fa", spiega Paola Rivaro, coordinatrice della campagna.

Più sono fredde e dense di sale, e quindi più pesanti, più facilmente le masse del Mar Meridionale sprofondano e giungono fino alle nostre latitudini temperate, dove assorbono il 25% dell'anidride carbonica emessa dall'uomo, nonché il calore in eccesso che altrimenti ci abbrustolirebbe tutti.

Una variazione in senso opposto rischia d'inceppare questo naturale meccanismo di “refrigerazione” e “de-carbonizzazione” planetario.


Lungo la costa Terranova - foto G. Scotto di Clemente

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