Il trattato antartico
• Le osservazioni scientifiche e i risultati dell'Antartide sono scambiati e resi liberamente disponibili.
Da ottobre a dicembre 2007 come insegnante della scuola Martini/Stefanini di Treviso sono stato in Antartide per collaborare alla spedizione internazionale Andrill. Il progetto Andrill vede protagonisti vari centri di ricerca Italiani (CNR, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l'Università di Siena), università e centri di ricerca Americani, Neo Zelandesi e Tedeschi. Assieme ai ricercatori, sono presenti sei insegnanti di materie scientifiche.
Don Chisciotte e i nuovi mulini a vento |
...C’è un’incredibile discrasia tra astrazione e realtà del vissuto nel discorso dominante sull’ambiente. La crisi climatica e le azioni da intraprendere per mitigarla vengono raccontate e intelaiate, per usare una categoria filosofica, su un universalismo che è astratto, rendendola funzionale all’accumulazione perpetua. Si prende un fenomeno universale, la crisi climatica, e lo si astrae a mero problema tecnico e orizzonte di accumulazione. Un esempio è il concetto di Antropocene, che ultimamente ha travalicato i muri dell’accademia e va molto di moda. La colpa della crisi climatica sarebbe dell’anthropos, di tutti gli umani in astratto. E invece studiosi come Jason Moore o Donna Haraway hanno chiarito che la responsabilità per la distruzione del clima, e per le crisi ecologiche in generale, sono distribuite in maniera diversa tra le classi, con il grande capitale, impersonato dal maschio bianco e occidentale per buona parte della sua storia, in posizione prominente. Perciò suggeriscono di usare piuttosto il termine capitalocene. D’altronde, se è colpa di tutti gli esseri umani in generale, allora perché i profitti accumulati non sono di proprietà di tutti? Ma questa è un’altra storia…
Estratto da: È possibile salvare le rinnovabili dal capitalismo?