Da Nature....una questione antartica non del tutto risolta...ma con un possibile “spiacevole” futuro
Diatomee fossili risalenti all'era pliocenica ( tra 2 e 5 milioni di anni fa) furono trovate nel 1984 lungo la catena Transantartica ad una altitudine di circa 1500 metri, quindi nella parte orientale del continente antartico. Come fu possibile per questi fossili marini arrivare così in alto?
Diatomee fossili al microscopio elettronico |
Le diatomee sono organismi unicellulari fotosintetici con involucro cellulare siliceo che formano enormi depositi sedimentari marini.
Il lavoro presentato suppone che nel periodo più caldo del Pliocene le temperature medie fossero di 1-2 gradi superiori alle attuali ma con una concentrazione media di CO2 nell'atmosfera di 400 ppm come l'attuale e le calotte galleggianti della grande calotta antartica orientale si siano ritirate per centinaia di chilometri soprattutto nelle parti collegate alla calotta occidentale.
Simulazione delle calotte antartiche durante il Pliocene Caldo |
Temperatura media annuale - calcolata - del Pliocene (a) ed estiva (b), Temperatura annuale del Pliocene contro la Temp attuale (c) ed estiva (d). |
A causa di questo ritiro i sedimenti marini sono rimasti scoperti in un arcipelago di isole e sensibili a fenomeni di erosione eolica che avrebbe “sparpagliato” i resti fossili di diatomee lungo la catena transantartica.
Modello della superficie glaciale (a) e modello dei venti (b) |
Queste nuove interpretazioni comunque mettono in evidenza come anche la enorme calotta antartica orientale che nel suo centro ha uno spessore di oltre 4000 metri fu in un passato geologico più o meno caldo dell'attuale ma con analoghe concentrazioni di gas serra nell'atmosfera, sia stata soggetta a evidenti fasi di ritiro con conseguente aumento del livello dell'acqua negli oceani.
Il testo originale è pubblicato in Nature Communications:
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