lunedì 12 agosto 2024

 Iceberg A23a

Da "Domani" - 12/08/2024 - Luigi Bignami
 

Cosa sta succedendo all'iceberg più grande al mondo? A23a, questa è la sigla che lo individua, da mesi gira su se stesso, appena a nord dell'Antartide, quando in realtà dovrebbe muoversi seguendo la corrente oceanica più potente della Terra.

Sembrava davvero un mistero irrisolvibile, ma ora gli scienziati sostengono che il grande iceberg è rimasto intrappolato in un enorme cilindro d'acqua che ruota su se stesso. È un fenomeno che gli oceanografi chiamano "Colonna diTaylor" ed è possibile che A23a non sfuggirà al suo carceriere per numerosi anni a venire. Spiega Mark Brandon, della Open University, oceanografo polare: «Di solito si pensa agli iceberg come a qualcosa di transitorio, si pensa che velocemente si frammentano e si fondono. Spesso è così davvero, ma non questo caso. A23a è l'iceberg che si rifiuta di morire››. La longevità dell'iceberg è ben documentata. Si è liberato dalla costa antartica nel 1986, ma poi è rimasto quasi immediatamente incastrato nei fanghi del fondale del Mare di Weddell. Per tre decenni è stata una "isola di ghiaccio" statica. Non si è mossa. Solo nel 2020 si è disincagliato e una volta tornato a galleggiare ha cominciato a spostarsi verso nord, dapprima molto lentamente, poi un po' più velocemente verso acque più calde.


 

All'inizio di aprile del 2024, A23a è entrato nella Corrente circumpolare antartica (ACC), un "fiume" oceanico di immense proporzioni, il quale sposta attorno al globo una quantità d'acqua cento volte superiore a quella di tutti i fiumi della Terra messi insieme. Si pensava che a quel punto la corrente lo avrebbe spinto velocemente, nonostante la sua massa da quasi mille miliardi di tonnellate, verso l'Oceano Atlantico meridionale, dove sarebbe "morto". E invece A23a non è andato da nessuna parte. È rimasto e rimane al suo posto appena a nord delle Isole Orcadi Meridionali, girando in senso antiorario di circa 15 gradi al giorno. E finché continuerà così, il suo decadimento e la sua eventuale fine saranno ritardati e forse di molto. (…)Ciò che lo blocca è un vortice descritto perla prima volta negli anni Venti dal fisico Sir Geoffrey Ingram Taylor. Egli dimostrò come una corrente che incontra un ostacolo può, in circostanze opportune, dividersi in due flussi distinti, generando tra di essi una massa d'acqua rotante che può interessare l'intera colonna d'acqua sovrastante. ln questo caso, l'ostruzione è una protuberanza larga 100 chilometri che si trova sul fondale oceanico, nota come Pirie Bank. E per pura coincidenza A23a è finito all'interno del vortice ed è ora suo prigioniero. Per quanto tempo il grande iceberg continuerà a comportarsi come una trottola? (…)Dunque la trottola A23a potrebbe rimanere in quella situazione per diversi anni ancora. Ma non solo, tutto ciò ha ricadute anche sul sistema climatico: sono gli spostamenti delle masse d'acqua infatti, che aiutano a disperdere l'energia termica in tutto il pianeta. ll comportamento di A23a è stato spiegato grazie al fatto che il fondale oceanico appena a nord delle isole Orcadi Meridionali è abbastanza ben studiato. Ma per il resto dei fondali marini la situazione è ben diversa. Attualmente, solo un quarto dei fondali marini della Terra è stato mappato in modo da poter capire quale può essere la loro influenza sui grandi movimenti d'acqua del nostro pianeta.

Foto di G. Scotto di Clemente - 2007

 


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